Alla presenza di pochi intimi, una costante purtroppo anche in un club di più di 250 soci, si è tenuta l’annuale assemblea dei soci del Circolo Tennis Arco nel corso della quale il presidente Luca Fruner ha illustrato per sommi capi il bilancio e soprattutto le iniziative, piccole e grandi, messe in campo per migliorare la struttura. In tutto poco più di 130 mila Euro che comunque consentono al documento contabile di chiudere in sostanziale pareggio poco oltre i 450 mila Euro. Molte quelle già realizzate, come il rivestimento della veranda, il pavimento dello squash e le nuovi luci al Led, una in cantiere, molto ambiziosa, che riguarda l’impianto di riscaldamento dei due campi in veloce, stabilmente coperti, tradizionale sede della scuola tennis. Un problema questo che si trascina fin dalla realizzazione della struttura – quindi quasi 25 anni fa – prima per una colpevole “dimenticanza” dei progettisti, poi perché le soluzioni trovate si sono rivelate assolutamente inefficaci. Ora è già stato affidato a dei tecnici specializzati uno studio per risolvere il problema una volta per tutte. Speriamo. Fruner ha anche voluto sottolineare che le iniziative poste in essere dal direttivo del Circolo sono state rese possibili un po’ grazie all’”effetto Sinner” o “Coppa Davis” (come ha suggerito il maestro Andrea Stoppini), visto che i campi da tennis si sono nuovamente ripopolati, ma molto grazie anche alla vicinanza del Comune e della Cassa Rurale che hanno permesso di affrontare con sufficiente disinvoltura anche impegnative spese come la copertura del secondo campo da Padel il cui costo ha sfiorato i 100 mila Euro.
Dopo una serie di interventi i soci hanno votato all’unanimità il documento contabile e, successivamente, sempre all’unanimità, hanno approvato il nuovo Statuto, aggiornato nelle sue voci e quindi in sintonia con i tempi.